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Brevetti da brivido: invenzioni e marchi curiosi ispirati ad Halloween

 Autori: Ing. Giancarlo Belloni e D.ssa Manuela Ferrario 

Anche quest’anno è giunto il momento di fare i conti con Halloween e con tutto il complesso di immagini e suggestioni che abbiamo imparato ad associarvi. Se per i Millennial e le generazioni successive Halloween rappresenta ormai una ricorrenza assodata, chi ha qualche anno in più ricorderà perfettamente che sino a pochi decenni fa qui in Italia non vi era traccia di nulla di simile, e questi giorni tra ottobre e novembre erano semplicemente impreziositi da un giorno di vacanza e, eventualmente, dalla sobria memoria dei santi e dei defunti. 

Con buona pace delle origini celtiche di All Hallows’ Eve, cioè letteralmente la veglia di tutti i santi, e di tutte le svariate tradizioni europee che riconoscono in questo periodo una particolare connessione tra il mondo dei vivi e quello dei morti, appare chiaro a tutti che la ricorrenza come la conosciamo oggi – di carattere grottesco e natura prettamente commerciale – è stata importata dagli Stati Uniti. 

Naturalmente anche Halloween, con le connesse necessità di creare maschere e addobbi per case e giardini, ha scatenato la fantasia di inventori più o meno improvvisati, lasciando delle tracce interessante nei database brevettuali. È quindi possibile studiare il fenomeno Halloween con i raffinati strumenti di ricerca che regolarmente usiamo per aiutare i nostri clienti a conoscere la situazione brevettuale del loro settore. Si può scoprire così, ad esempio, che quasi 10.000 domande di brevetto menzionano la parola “Halloween” nella descrizione. Di queste, come è facile immaginare, più della metà sono targate USA e relativamente poche, circa 2000, hanno portato all’effettiva concessione di un brevetto. 

Più che le considerazioni statistiche, può essere interessante vedere quale sia il contenuto di alcune queste domande. Come detto, Halloween è ben radicato soprattutto nella tradizione americana, ed è proprio nel database dell’Ufficio marchi e brevetti statunitense che abbiamo rintracciato qualche chicca degna di nota. 

Un filone molto nutrito è quello dei documenti che descrivono soluzioni per realizzare più facilmente la famosa zucca, detta anche Jack-o’-lantern, che è senz’altro uno dei simboli più ricorrenti. Ad esempio, molti documenti sono relativi a kit per aiutare nell’intaglio, e tra questi abbiamo reperito i brevetti US 3,965,574 e US 4,828,114 o la domanda US 2005/0274242. Ancora, il brevetto US 2,006,251 del 25 giugno 1935 descrive un’unità di illuminazione elettrica specificamente pensata per la zucca.  

Ci siamo chiesti anche quale fosse il primo brevetto in cui fosse citato il termine Halloween, giungendo così al brevetto US 1,099,548 del 9 giugno 1914, intitolato novità pirotecnica, che descrive un articolo che brucia in modo controllato creando fiamme colorate. Tale articolo viene descritto innanzitutto nella forma del tradizionale Yule-log o tronchetto di Natale, ma può assumere forme diverse per ciascuna delle feste più importanti dell’anno. Tra queste, oltre a quelle abbastanza prevedibili come la Pasqua, il 4 Luglio e il Ringraziamento vengono citate anche San Valentino, il compleanno di Washington e, appunto, Halloween, cui è dedicata una novità pirotecnica a forma di zucca.  

Andando ancora più indietro, si trova il brevetto US 396,252 del 15 gennaio 1889 che, pur non menzionando la parola Halloween, è intitolato Jack-a-lantern (sic) e descrive una soluzione per realizzare maschere illuminate dall’interno come quella nell’immagine sotto riportata. Se trovate che questo viso risulti vagamente inquietante, sarete senz’altro consolati da ciò che dichiara l’inventore George A. Beidler nella parte introduttiva: Questa invenzione riguarda certi miglioramenti nella classe di dispositivi nota come “jack-a-lantern” e ha come scopo di fornire un nuovo manufatto di aspetto unico che formerà un gioco attrattivo, desiderabile e divertente per i bambini…  

Commossi da tanta attenzione per i più piccoli, dobbiamo tuttavia considerare che Halloween deve essere una festa anche per chi bambino non lo è più. Tornando dunque al filone dei kit per scolpire la zucca, siamo lieti di trovare la domanda di brevetto US 2010/0108561 intitolata PUMPKIN CARVING KIT FOR CARVING SEXUALLY THEMED IMAGES, che descrive un kit per scolpire silhouette di ragazze in atteggiamenti vagamente ammiccanti. Se possibile, è ancor più curioso il fatto che i manici degli strumenti del kit, in modo del tutto gratuito, sono anch’essi sagomati a tema. Nonostante la particolarità della soluzione proposta, la domanda di brevetto non è mai arrivata a concessione. 

   

Infine, un accenno anche al mondo dei marchi, che non è risultato immune dal fenomeno Halloween. Siamo infatti risaliti al primo marchio depositato negli Stati Uniti per “JACK O’LANTERN”, datato 31 gennaio 1925 e rivendicante protezione per “verdura in scatola” e al primo contenente il termine “HALLOWEEN”, peraltro affiancato al disegno di una zucca, datato 10 novembre 1934 e destinato a tutelare agrumi e frutta fresca.  

Sfortunatamente, nessuno dei due titoli è arrivato fino ai giorni nostri (sono entrambi stati abbandonati nei primi anni Duemila), tuttavia testimoniano la forte attrattiva commerciale che le festività hanno da sempre esercitato sui consumatori. 

© THINX Srl – ottobre 2025

 

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