Autore: D.ssa Manuela Ferrario
Espandere il proprio business in Svizzera può costituire una naturale evoluzione per un’impresa, specie se si opera nel nord Italia: con oltre 8,5 milioni di abitanti, la Svizzera infatti rappresenta un corposo bacino di utenti pronti ad acquistare prodotti o usufruire di servizi.
Inoltre, è probabile che si possano raggiungere i consumatori svizzeri in quanto l’Italia confina direttamente con la Svizzera e una delle lingue ufficiali è l’italiano (oltre al tedesco e francese): in questo senso, le comunicazioni commerciali appaiono particolarmente semplici e non richiedono eccessivi dispendi.
Prima di entrare in terra elvetica, è necessario impostare una strategia di tutela della proprietà intellettuale che permetta di operare in serenità e con le migliori garanzie. E’ fondamentale assicurarsi di aver registrato i marchi, i design o i brevetti relativi ai prodotti o servizi forniti dalla propria impresa in modo da avere una protezione territoriale adeguata.
Una curiosità: i depositi nazionali possono essere fatti in una qualsiasi delle lingue nazionali svizzere, compreso l’italiano.
Per quanto riguarda i marchi, va ricordato che il marchio italiano non è valido in alcuna parte del territorio svizzero, neppure nel Canton Ticino. Parimenti, il marchio dell’Unione Europea non avrà alcuna efficacia in Svizzera, dal momento che questa non fa parte dell’Unione Europea.
Per tutelare un marchio in Svizzera ci sono due strade alternative: depositare un marchio nazionale svizzero oppure estendere in Svizzera una registrazione di marchio internazionale. Nel primo caso, il marchio svizzero costituirà una registrazione autonoma, mentre nel secondo caso la designazione svizzera sarà parte di un fascio di molteplici marchi nazionali raggruppati sotto un’unica registrazione.
Occorre prestare particolare attenzione alle peculiarità del sistema svizzero, sia in termini di normative specifiche locali, sia per quanto riguarda la precisione e puntualità con cui le stesse vengono applicate dagli esaminatori. Al fine di evitare spiacevoli intoppi alla registrazione, è bene essere informati fin dal principio in merito alle criticità che si potrebbero incontrare.
Ad esempio, qualora si voglia inserire nel proprio marchio il termine “SVIZZERA”, il corrispondente aggettivo o il nome di una cittadina svizzera, si dovrà necessariamente indicare che i prodotti e servizi rivendicati provengono dal territorio elvetico o dalla specifica località indicata. Per i nomi di città svizzere, si dovrà preventivamente ottenere l’autorizzazione del comune o del cantone di riferimento, mentre registrare un marchio contenente un nome di città estera comporterà la predetta indicazione della stessa nella limitazione dell’elenco prodotti e servizi.
Per quanto attiene ai design, il sistema di registrazione è perlopiù analogo a quello dei marchi: si può scegliere se effettuare un deposito nazionale svizzero, oppure utilizzare lo strumento del design internazionale.
Infine, diamo uno sguardo alle privative brevettuali. Ci sono tre diversi modi per ottenere la tutela di un brevetto in Svizzera: depositare una domanda nazionale, convalidare un brevetto europeo, oppure entrare nella fase nazionale svizzera di un brevetto internazionale. In tutti e tre i casi la protezione conferita dal brevetto svizzero si estende anche al Liechtenstein, in base ad un accordo bilaterale tra i due stati.
Non è possibile invece ottenere protezione per un modello di utilità, perché questa tipologia di titolo non è prevista dall’ordinamento svizzero. Qualora si voglia estendere in Svizzera un modello di utilità, si dovrà necessariamente provvedere alla sua trasformazione in brevetto per invenzione.
Un ultimo consiglio: i prodotti o servizi forniti dovranno rispettare le normative svizzere anche relativamente al mero utilizzo di determinati simboli e segni sul packaging o nella comunicazione pubblicitaria, pena l’applicazione di sanzioni pecuniarie o detentive.
Ad esempio, l’utilizzo dello stemma svizzero
è riservato esclusivamente alla Confederazione svizzera e ne è vietato l’uso e la registrazione da parte dei soggetti privati, mentre potrà essere utilizzata e registrata la croce svizzera 
qualora prodotti e servizi siano effettivamente di provenienza svizzera. Sono considerati indicazioni di provenienza svizzera – e possono essere registrati – le rappresentazioni grafiche del Cervino, di Guglielmo Tell o Elvezia, oltre alla denominazione “Svizzera”.
La Svizzera vi aspetta! Siamo a disposizione per qualsiasi altra informazione e per aiutarvi ad iniziare la vostra espansione oltralpe.
