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Paese che vai e segno che trovi, ma solo un marchio è per sempre!

Autore: D.ssa Giovanna Del Bene

Accanto ai marchi d’impresa e alle indicazioni geografiche riconosciute a livello europeo DOP, IGP e STG, oggi estese oltre che al settore alimentare e delle bevande anche ai prodotti artigianali e industriali, è possibile per il consumatore imbattersi in altri segni identificativi rilasciati a livello nazionale e locale. 

Pur venendo definiti spesso come “marchi”, in realtà non si tratta di privative di proprietà industriale, che concedono un monopolio esclusivo al titolare degli stessi, ma di un riconoscimento della storicità o del legame fortemente identitario con un particolare territorio e aventi finalità principalmente promozionali e di marketing. 

Per esempio, dal 2020 a livello nazionale è stato introdotto il marchio storico di interesse nazionale

I titolari o licenziatari esclusivi di marchi d’impresa registrati da almeno cinquanta anni oppure per i quali sia possibile dimostrare l’uso continuativo da almeno cinquanta anni, utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati in un’impresa produttiva nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale, possono ottenere l’iscrizione nell’apposito registro presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Con l’iscrizione nel registro speciale si acquisisce la facoltà di utilizzare, per finalità commerciali e promozionali, il logo del marchio storico che, tuttavia, non costituisce un titolo di proprietà industriale. 

Un esempio di riconoscimento a livello regionale è rappresentato dal marchio per le Attività Storiche concesso da Regione Lombardia. Le attività commerciali e artigianali (negozi, locali o botteghe artigiane) che hanno almeno 40 anni di attività documentata possono ottenere il riconoscimento di attività storica e di tradizione e l’iscrizione nel registro regionale delle attività storiche e di tradizione. L’iscrizione all’elenco consente di partecipare ai bandi dedicati attivati dalla Regione. 

I requisiti principali per ottenere il riconoscimento sono la continuità nel tempo della gestione, dell’insegna e della merceologia offerta, oltre alla collocazione in strutture di pregio e alla conservazione di arredi e attrezzature storici. In particolare, la Regione Lombardia riconosce 4 diversi tipi di qualifiche di impresa storica: Storiche attività; Negozi, locali e botteghe artigiane storiche; Insegne storiche e di tradizione; Insegne storiche e di tradizione top (devono avere le stesse caratteristiche previste per le insegne storiche e di tradizione e almeno 75 anni di attività documentata). 

Molte Amministrazioni Comunali, invece, concedono la De.Co (Denominazione Comunale) o De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine): il diverso uso della punteggiatura è finalizzato a sottolineare il legame con il territorio. A differenza dei marchi DOP, IGP e STG (gli unici che per legge tutelano i prodotti tipici e di qualità), la DECO è una mera un’attestazione comunale di tipicità, costituita da un certificato notarile che viene approvato a seguito di delibera comunale e contrassegnato dal sindaco, attestante il legame con quel territorio comunale di un prodotto alimentare, di una ricetta, ma anche di un prodotto dell’artigianato locale, una festa, una fiera, una sagra oppure una tecnica particolare di coltivazione, di allevamento o di pesca. 

Anche in questo caso si tratta di uno strumento di comunicazione finalizzato alla promozione e valorizzazione di prodotti e tradizioni prettamente locali. Di seguito alcuni esempi:

e così via. 

Il marchio della DECO viene registrato dal Comune e rimane di esclusiva proprietà dello stesso. La segnalazione inerente ai prodotti da iscrivere nel Registro DECO, possono essere avanzate da chiunque ritenga di promuoverle e d’ufficio anche dal Comune. La domanda dovrà essere corredata da un’adeguata documentazione diretta ad evidenziare le caratteristiche del prodotto o dell’evento. Nel caso di prodotti agroalimentari sarà necessario fornire un disciplinare di produzione e tutte le informazioni utili al fine dell’iscrizione. Una Commissione nominata dal Sindaco, costituita da esperti del settore agroalimentare e operatori economici e rappresentanti dell’amministrazione locale avrà il compito di verificare la presenza di tutti i requisiti. Una volta ottenuta l’iscrizione del Registro DECO, sarà possibile utilizzare il marchio DECO del Comune. 

In conclusione, i segni sopra descritti costituiscono di fatto strumenti di marketing di riconoscimento e di valorizzazione delle tradizioni e dei prodotti di un determinato territorio o a livello nazionale. Come indicato, non concedono invece alcun diritto di esclusiva in capo a chi ne ottiene il riconoscimento all’uso, a differenza di ciò che accade quando si registra un marchio d’impresa. Il marchio d’impresa è un segno distintivo che serve a contraddistinguere i prodotti o servizi che un’impresa da quelli di altre imprese. La legge riconosce al titolare del marchio il diritto esclusivo di utilizzare detto segno, consentendo al proprio titolare di impedire a terzi di usare un segno identico o simile al proprio senza il proprio consenso. I diritti nascenti dalla registrazione del marchio in Italia durano dieci anni dalla data di deposito della domanda e la registrazione può essere rinnovata per periodi decennali, senza limiti. Inoltre, la tutela si può ottenere presentando la domanda all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ed avrà validità automaticamente su tutto il territorio nazionale (non solo, dunque, a livello comunale o regionale). Una volta conclusosi l’iter di registrazione ci si potrà apporre accanto al proprio segno il simbolo di Marchio Registrato ®. 

Nel caso in cui si sia richiesto ed ottenuto uno dei riconoscimenti a livello locale o come marchio storico di interesse nazionale (nel caso di segno usato da almeno 50 anni), è fondamentale essere in possesso anche del proprio marchio d’impresa debitamente registrato per contraddistinguere i personali prodotti o servizi, a cui affiancare per esempio il logo del marchio storico o quello delle attività storiche o il logo DECO. Infatti, fregiarsi di un riconoscimento di storicità o tipicità attirerà certamente l’attenzione di altri operatori, i quali potrebbero decidere di sfruttare la visibilità ottenuta dal prodotto o servizio premiato, utilizzando o registrando un segno simile o identico per avviare una attività identica o affine, ottenendo così un vantaggio economico personale, spesso a discapito del legittimo titolare. In tale situazione, solo la registrazione del marchio d’impresa (e non soltanto l’uso) permette di attivarsi contro terzi ed esercitare i diritti esclusivi previsti dalla legge. Essere in possesso di un marchio registrato consente di proteggersi da utilizzi non autorizzati, imitazioni o contraffazioni, evitando che i consumatori possano confondersi.  

© THINX Srl  – Gennaio 2025

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